giovedì 26 settembre 2013

GoToProsecco: la guida ai vini del Prosecco

Nel Play Store le applicazioni sono davvero infinite, e interessano tutti i campi disponibili. Anche quelli del vino, e di un vino in particolare: il Prosecco. 


Il Prosecco è un vino a Denominazione a Origine Controllata prodotto all'80% in Veneto e al 20 % in Friuli Venezia Giulia. Nell'area veneta, più precisamente tra le due città del vino Conegliano e Valdobbiadene, viene prodotto il Prosecco Docg. Parliamo in ogni caso di un vino facile da bere, poco costoso, abbinabile ad altri prodotti in maniera egregia (vedi lo spritz), adatto a tutte le fasce di età. Ed è proprio di questo vino che andiamo a parlare: nel Market è presente goToProsecco, un'applicazione davvero molto comoda a tutti i turisti, ma anche a coloro che risiedono nella zona.

L'app è davvero ben strutturata: molte sono le opzioni disponibili. Si va infatti dalla descrizione delle varie tipologie di Prosecco, alla sua storia, passando per le spiegazioni del ciclo della vite. Si citano poi le varie cantine presenti in questo bellissimo territorio, paese per paese; vengono illustrati tutti i posti da visitare, dove mangiare, dove dormire, le attività da svolgere. È inoltre presente una sezione con i principali negozi di vario tipo presenti nell'area, e la descrizione degli eventi che ogni anno attirano moltissimi visitatori nelle colline trevigiani. 

Per gli intenditori del vino, ma anche non, un'app assolutamente da scaricare! Disponibile anche per iOS.

 

giovedì 19 settembre 2013

Gli smartphone più costosi

Nel mercato della telefonia mobile la scelta è davvero ampia. Molti sono i produttori in questo settore, diversi sono i sistemi operativi disponibili. Se una volta c'era Symbian, oggi c'è Android, un OS assai versatile che può essere installato su molti dispositivi. Ma se siete particolari, volete distinguervi dalla massa e, soprattutto, disponete di un buon conto in banca, allora anche per voi c'è qualcosa che vi può calzare a pennello.


Goldengenie è un'azienda che fa al vostro caso. Essa prende alcuni smartphone famosi e li personalizza trasformandoli in oggetti di lusso. Si possono trovare i nuovissimi iPhone 5S in edizione oro, oro rosa o platino e impreziositi nei lati e/o nel logo della mela morsicata con diamanti Swarovsky; il tutto al "modico" prezzo di 2500 sterline circa. Ma la qualità, si sa, si paga, e questi iPhone sono davvero bellissimi.
Goldengenie non personalizza solo iPhone, ma anche iPad, iPod e Blackberry e il nuovo Htc One.



E che dire del Dior Reveries Haute Couture? Questo Android device, realizzato in collaborazione con Lg, vanta in dotazione ben 99 tra diamanti e perle pregiate. Il prezzo? Addirittura di 6 cifre: parliamo di 107.000 $.



Fa di meglio - o peggio, vedete voi - l'Ulysse Nardin Charmain Diamond Edition, un dispositivo molto particolare. Anche qui, il sistema operativo è Android, mentre dal punto di vista hardware troviamo un display da 3,.5", 8 megapixel e ben 32 Gb di memoria integrata. Ciò che caratterizza il terminale è il totale di ben 3000 gemme in modo da raggiungere i 17 carati; il tutto costa ben 129.000 dollari. 

Questi sono solo alcuni dei dispositivi costosi che il mercato offre ai consumatori. In un futuro articolo vi mostreremo altri terminali di questo genere.

martedì 17 settembre 2013

Le migliori app iOS per la produttività

L'App Store è un posto incredibilmente grande, pieno zeppo di applicazioni: alcune davvero valide, altre un po' meno. Per chi cerca delle ottime risorse, a volte è come cercare un ago in un pagliaio. Per questo vogliamo proporvi una rubrica che limiti la vostra ricerca e vi fornisca i risultati migliori, quelli davvero validi. Oggi andremo ad analizzare la categoria della produttività.

Per chi ha bisogno di editare documenti, modificarli o condividerli, la scelta migliore ricade inevitabilmente su Documents To Go® Premium. La modifica può avvenire principalmente per i file Word ed Excel, con Powerpoint e i vari file della suite iWork è possibile soltanto la visualizzazione. Ma vale davvero la pena scaricare quest'app, data la sua facilità d'uso e le sue funzioni premium. Tramite l'applicazione per Windows e Mac è possibile sincronizzare i nostri file usando il Wi Fi.

Una valida alternativa a Documents To Go è sicuramente iWork, la suite di applicazioni da ufficio realizzate dalla Apple stessa. Questa suite comprende tre applicazioni: Pages, Numbers e Keynote.
Pages è un word processor che permette di editare documenti, newsletter, relazioni ed altro ancora. Si può scegliere fin dall'inizio tra 16 modelli adatti alle più disparate esigenze, già ben impaginati e adattati dal punto di vista prettamente estetico (i colori sono scelti in base alla funzionalità di ogni modello). Facile inserire immagini, ancora più facile scrivere: oltre a supportare la scrittura in modalità orizzontale, Pages supporta la dettatura vocale; per cui, basta toccare il simbolo del microfono dalla tastiera e cominciare a parlare, tanto allo scrivere ci pensa direttamente l'app. Ben realizzata, poi, è la formattazione automatica che viene applicata quando si inseriscono elementi diversi dal testo.
Numbers invece è un'applicazione che permette di creare o modificare fogli di calcolo. Anche qui, ci sono già preimpostati 16 modelli che possono tornarci utili, dalla gestione dei risparmi al resoconto delle auto e così via. La facilità d'uso di questa app è impressionante, così come la comodità: con un dito si può fare davvero di tutto, dall'inserire nuove tabelle all'eliminare alcune celle, dal creare grafici all'aggiungere righe o colonne ad altre tabelle. Meritano particolare attenzione i grafici che si possono utilizzare all'interno dell'app. Così come merita attenzione anche la funzione dei cursori: possiamo vedere di quanto cambia il risultato di una formula se vogliamo cambiare un valore, semplicemente agendo sul valore stesso e aumentandolo o diminuendolo tramite, appunto, un cursore. Una volta visto i cambiamenti, si può tornare alla situazione di prima senza che ciò che abbiamo visto venga salvato: una funzione molto utile, soprattutto quando si sta studiando.
Keynote è l'ultima (ma non per importanza o qualità) app della suite iWork. Essa permette di realizzare delle presentazioni di buona qualità. Come per le due app precedenti, anche qui c'è la possibilità di scegliere tra 12 temi preimpostati, ma poi l'utente ha la possibilità di personalizzare come più gli piace il proprio lavoro. Anche in Keynote facilità d'uso è la parola d'ordine: basta un dito ed è possibile sfogliare le diapositive, aggiungere o togliere pagine. È possibile creare anche qui dei grafici in 3D, ma altrimenti si possono importare direttamente da Numbers.
È importante sottolineare che queste tre applicazioni supportano, almeno in parte, la lettura e la scrittura dei rispettivi programmi Microsoft, ossia Word, Excel e Powerpoint. Inoltre, funzione molto lodevole, ogni volta che stiamo editando un documento le app salvano automaticamente i nostri progressi, in modo da non perdere tutto il lavoro svolto.



mercoledì 11 settembre 2013

I nuovi iPhone: cosa c'è da sapere

Tutto i rumors di cui avevamo sentito parlare si sono confermati realtà: ieri, a Cupertino, sono stati presentati l'iPhone 5C e l'iPhone 5S. Ma cerchiamo di vedere bene cosa è stato detto ieri sera ed analizziamo i nuovi dispositivi che entreranno in commercio fra pochi giorni.

La novità più grande è sicuramente la presentazione di iPhone 5C, un nuovo iPhone "economico".
Questo iDevice è caratterizzato da un unico design, composto di un unico case in policarbonato con rivestimento rigido ed una cornice rinforzata in acciaio. Le cover sono intercambiabili, e la scelta può ricadere su 5 diversi colori: verde, blu, giallo, rosa e bianco. Per il resto, niente cambia dall'iPhone 5: display Retina da 4 pollici, chip A6 e fotocamera iSight da 8 megapixel. Supporto a Lte, WiFi che può raggiungere la velocità di 150 Mbps, Bluetooth 4, e il nuovo sistema operativo iOS 7. Il costo sarà di circa 600 euro, quindi non più di tanto economico: l'iPhone 5 avrebbe avuto lo stesso prezzo se non fosse stato creato il 5C.
Ma la scelta di Apple è un po' in linea con ciò che il mercato sta proponendo: smartphone di media-alta gamma molto simili ai top di gamma (leggi S4 e S4 mini, HTC One e One Mini). Ma simile, per quanto riguarda le colorazioni, anche ai Lumia. Tant'è che Nokia ha postato un tweet molto ironico: "L'imitazione è la migliore forma di adulazione". Probabilmente la casa di Cupertino ha cercato di raggiungere gli altri concorrenti, cercando di mantenere la sua linea: prezzi alti, alta qualità. La qualità di questo iPhone 5C è certamente indiscussa, d'altronde - ricordiamo - i componenti sono gli stessi dell'iPhone 5, ma sicuramente anche questo dispositivo avrà le sue forti vendite, grazie alla capacità di Apple stessa di saper vendere anche il superfluo facendo passare i suoi prodotti come i migliori del mondo.

Lasciamo ora in parte iPhone 5C e passiamo alla novità più attesa: l'iPhone 5S.

Questo dispositivo ha lo stesso design del modello precedente ma componenti hardware aggiornati: il processore è un A7 a 64 bit appoggiato da un secondo processore, M7, incaricato di gestire i vari sensori; una fotocamera sempre da 8 megapixel ma con un obiettivo più grande che permette di ingrandire i pixel al fine di raccogliere più luce. Sarà possibile la registrazione video ad addirittura 120 fps in modalità 720p! La fotocamera è dotata inoltre di un doppio flash led, uno che crea luce calda e uno che crea luce fredda; questo per permetterci di sfalsare i colori come meglio crediamo.  Quello che però, probabilmente, più ha colpito è il rilevatore di impronte digitali. Il Touch ID. Come spiega Apple nel proprio sito, il Touch ID è incluso nel tasto Home: questo è stato realizzato in cristallo di zaffiro tagliato al laser e la sua superficie proietta l'immagine del dito a un sensore tattile capacitivo in grado di leggere oltre gli strati più esterni dell'epidermide in modo da ottenere un'impronta digitale più dettagliata. Intorno al tasto, un anello di acciaio inossidabile rileva la presenza del dito, attiva il sensore e permette di migliorare il rapporto segnale/rumore.
 A questo punto il software legge i rilievi dell'impronta e trova la corrispondenza che sblocca il telefono.
Anche per l'iPhone 5S sono disponibili nuove colorazioni: l'oro e il grigio. 

martedì 10 settembre 2013

Keynote Apple del 10 Settembre: ecco cosa aspettarsi



Oggi 10 Settembre Apple terrà il consueto Keynote nel quale, con molta probabilità, presenterà due nuovi modelli di iPhone: l'iPhone 5S, smartphone di fascia alta e seguito del 5, e l'iPhone 5C, un cellulare di fascia media caratterizzato da un prezzo più accessibile. 

Per quanto riguarda l'iPhone 5S, molte sono le indiscrezioni che lo hanno accompagnato nei giorni, addirittura mesi, precedenti. Fino a questo momento la Rete sembrerebbe aver scoperto soltanto due nuove colorazioni: quella bianco e champagne e quella grafite e nero. Tutto il resto è incerto, non affidabile. Ma analizzando i rumors emersi da vari blog e testate, si è arrivati a dedurre che probabilmente il nuovo iDevice avrà un chip A7 con 1 Gb di DRAM, un tasto home dotato di un rivelatore biometrico di impronte digitali, nuove features della fotocamera che resterà di 8 megapixel ma migliorerà nello scatto in notturna e avrà una migliore apertura, una batteria più grande e quindi di maggiore durata, e un'archiviazione di massa fino a 128 Gb. 

L'iPhone 5C invece rappresenta una novità assoluta. Mai in casa Apple era stato realizzato uno smartphone che fosse di fascia media: una scelta che potrebbe far discutere e far storcere il naso ai più appassionati della mela morsicata. Di questo ne parleremo in un futuro articolo. Resta il fatto che il 5C probabilmente sarà dotato di una scocca in plastica e dei componenti dell'iPhone 5. Per questo dispositivo le scocche saranno di 5 colori tra cui non figura il nero e lo schermo sarà di 4 pollici Retina. 

Per tutti e due gli iPhone la data odierna di presentazione non corrisponderà alla dato di lancio ma, come sempre, i due dispositivi verranno lanciati in due giorni diversi (l'Italia se ne farà arrivare nel secondo giorno, il più distante). Unica differenza sembra essere l'aggiunta della Cina come uno dei Paesi che potranno acquistare per primi gli iPhone. 

Probabilmente al Keynote verrà annunciata anche la versione definitiva di iOS 7, ed un nuovo aggiornamento per la Apple TV. Ma fra poche ore saprete tutte le verità: l'evento comincia alle 19:00, ore 10:00 dalle parti di Cupertino. 

lunedì 9 settembre 2013

Scienza e fisica sugli smartphone

Nel post precedente abbiamo descritto le applicazioni migliori per aiutare lo studente ad apprendere e conoscere al meglio la matematica. Ma gli argomenti di studio sono davvero tanti, per cui la matematica non è l'unica materia da dover studiare. Oggi, con questo articolo, vogliamo dare una mano a tutti coloro che necessitano di aiuto nell'ambito della scienza e della fisica. 

Cominciamo con scienze, più precisamente con la chimica. Come molti - se non tutti - di voi sapranno, uno degli argomenti di studio più trattati in questo ambito è la tavola periodica. A questo proposito vi consigliamo The Chemical Touch, un app che mostra tale tavola e che integra la descrizione di ciascuno dei suoi elementi, corredata di tutte le voci che si studiano a scuola. Se quello che avete cercato non vi è stato abbastanza d'aiuto, cliccando su ogni elemento risalirete alla pagina Wikipedia.

Per avere un aiuto più generale invece ci si può rifare a Chemistry Formulas, un'applicazione che fornisce indicazioni sulla tavola periodica, ma soprattutto ci aiuta nello studio delle reazioni in tutti i loro aspetti e ci dà un glossario sul quale affidarsi ogniqualvolta abbiamo dimenticato la definizione di qualche termine. Inoltre, sono presenti le principali formule da utilizzare in tutto l'ambito chimico.


Finiamola qui con chimica e passiamo ad un'altra importante branca delle scienze: la biologia. Per tutti coloro che si trovano in difficoltà nei più disparati argomenti basta scaricare Enciclopedia della BIOLOGIA, che porta sul proprio device iOS oltre 21.000 voci suddivise tra le varie sottocategorie della biologia stessa. Il pregio - o difetto, vedete voi in che modo volete usare l'applicazione - è la trattazione semplice delle voci: a nostro avviso questa app va scaricata da chi, appunto, non riesce a capire la logica o i meccanismi di questa materia.



Immaginiamo ora che voi abbiate finito di studiare scienze, ma che non possiate ancora staccare un attimo dallo studio perché i vostri professori vi hanno riempito di compiti. Se dovete studiare fisica, anche qui l'App Store vi può dare una mano e facilitare considerevolmente lo studio. Per questa materia vi consigliamo di scaricare Physics! Pro, una vera e propria calcolatrice che trova i risultati di operazioni riguardanti le forze, le potenze, le energie ma anche di operazioni a proposito di accelerazioni, distanze e gravità. Il bello di questo applicativo è che basta pagare soltanto €1,79 per avere accesso a tutti gli strumenti che la maggior parte degli studenti incontrerà in tutto lo studio della fisica. Ne vale decisamente la pena!

Nel prossimo articolo vi mostreremo altre app interessanti ma soprattutto molto utili. Quelle che abbiamo qui recensito sono, a nostro avviso, tra le app migliori e più complete di tutto l'App Store.


venerdì 6 settembre 2013

La matematica sugli smartphone

In un precedente articolo abbiamo visto come i nostri cellulari intelligenti possono aiutarci ogni giorno a studiare; abbiamo selezionato le applicazioni ideali che permettessero di prendere appunti a lezione per poi organizzarli. Oggi, con questi articoli, vogliamo proporvi una guida che possa essere utile a tutti gli studenti di matematica, che frequentino le superiori ma anche l'università.


Tante sono le applicazioni che ci vengono in aiuto in questo ambito, ed iMatematica è sicuramente una delle migliori. Tratta più di 120 argomenti, ha in sé più di 700 formule e teoremi, ma soprattutto offre degli strumenti per la risoluzione degli esercizi: calcolatrice scientifica e grafica, risolutore di equazioni di 2° grado e di sistemi, risolutore di matrici ed un ampio glossario. Il formulario è suddiviso in sezioni, tra cui algebra, aritmetica, analisi e trigonometria. Ma non è finita qui: se avete studiato un argomento e volete testarne le conoscenze, niente di meglio di un quiz! iMatematica ne propone addirittura 50. E se avete ancora dei dubbi su una definizione, l'app vi collega direttamente a Wikipedia. L'app gratuita non ha tutte le funzioni sbloccate per cui, se con questo applicativo vi siete trovati bene, allora vi consiglio di comprare iMatematica Pro a soli €1,60.

Se invece state cercando soltanto un app che vi aiuti a disegnare i grafici, allora la soluzione migliore è certamente Algeo Graphic Calculator. Algeo permette di disegnare funzioni e calcolarne le intersezioni, offre inoltre un aiuto per quanto riguarda la differenziazione simbolica, gli integrali definiti, il calcolo delle Serie di Taylor e la risoluzione delle equazioni. La calcolatrice scientifica integrata, poi, consente di trattare argomenti come funzioni trigonometriche ed iperboliche, supporto per radianti e gradi, e la notazione scientifica. Insomma, una vera e propria calcolatrice!


Ma come non citare WolframAlpha, il celebre "motore di ricerca matematico"? Gli sviluppatori ne hanno creato una versione anche per gli smartphone. Con WolframAlpha è possibile fare davvero di tutto: risolvere equazioni, disequazioni, integrali definiti, addirittura i limiti! Lo strumento, una volta inserita la funzione, genera risultati sempre perfetti, precisi, con tutti i parametri possibili descritti. Per chi deve fare uno studio di funzione, WolframAlpha semplificherà davvero la vita. Ma l'app non si ferma qui: il supporto è esteso anche ai campi di statistica, fisica, chimica, astronomia ed altro. Crediamo che €2,29 non siano niente di fronte alle immensità di risorse che questa app ci propone. 


Le applicazioni sopra riportate possono essere scaricate su piattaforma Android. Tali app possiamo però trovarle anche nell'App Store. Per questo, per chi dispone di un dispositivo iOS, mettiamo qui di seguito l'elenco delle app citate. 



La rubrica sullo studio con gli smartphone continua con questo post.

La storia di Android: un OS in crescita continua

È da 5 anni che Android è sul mercato. È da 5 anni che Android migliora le proprie capacità. È da 5 anni che Android permette agli utenti di godere di un'ottima user experience. È da 5 anni che Android appassiona i consumatori, li fa divertire, li avvicina alla tecnologia. 
Ma qual è stato il percorso di questo sistema operativo? Come è nato? Come si è sviluppato? Cerchiamo insieme di risalire alle origini e vedere tutte le tappe principali percorse dal famoso robottino verde.





Android Inc. nasce da quattro persone nel lontano 2003: Andy Rubin, Rich Milner, Nick Sears e Chris White. Il loro intento, fin dalla fondazione, era quello di creare un qualcosa che sapesse adattarsi alle esigenze e alle preferenze del proprietario di un cellulare. Dopo un finanziamento da parte di un amico intimo di Rubin, nel 2005 Google nota e acquisisce l'azienda, in vista di un suo possibile ingresso proprio nel mondo degli smartphone. Nel 2007 l'Open Handset Alliance, un consorzio di aziende high tech - tra cui Samsung e HTC - con a capo proprio Google presenta al mercato il prodotto sviluppato dal team di Rubin. Il primo cellulare con Android è l'HTC Dream. Ma il primo passo importante avviene il 30 Aprile 2009, quando viene presentato Android 1.5 chiamato Cupcake. Da questo momento in poi ogni versione importante del robottino verde prenderà il nome dai dolci, in ordine alfabetico. La versione 1.5 si integra maggiormente con i servizi di Google e offre supporto per i widget.


Passano solo pochi mesi e il 30 settembre dello stesso anno esce un nuovo sostanzioso aggiornamento di Android: Donut. Con questa versione è ora possibile effettuare ricerche vocali sia nel dispositivo sia nel Web. Ma il grande passo in avanti è rappresentato principalmente dall'introduzione delle gestures.


Il robottino verde però è insaziabile, non si accontenta mai, tant'è che, dopo solo poco più di un mese - precisamente il 26 Ottobre - si presenta in nuove vesti con la denominazione Android 2.0 Eclair. La svolta è molto importante, tanti infatti sono i miglioramenti: la fotocamera si arricchisce di nuove funzionalita; la homescreen diventa altamente personalizzabile; vengono introdotte le cartelle; la sincronizzazione dell'account Google viene migliorata, permettendo una migliore user experience; i live wallpaper rispondono al tocco; ma soprattutto, viene introdotto il multi-touch.


A dire la verità, è la versione 2.2, chiamata Froyo, che mostra enormi progressi. Tale aggiornamento infatti mostra incredibili miglioramenti per quanto riguarda le prestazioni dei device, grazie ad una migliore gestione delle risorse hardware. Viene introdotta la funzionalità del Tethering USB, è disponibile la connettività Wi-Fi. Il sistema operativo viene inoltre dotato della tecnologia Adobe Flash e del riconoscimento della voce, con la quale ora è possibile comporre i messaggi senza dover scrivere a mano il testo.


Con Android 2.3 Gingerbread invece la UI viene resa più user-friendly ed adattabile anche a schermi di varie risoluzioni. Uno dei migliori cambiamenti di questa versione riguarda certamente la tastiera: molto più sensibile, precisa, migliore nella predizione delle parole e nel copia/incolla. Vengono introdotti nuovi sensori, come giroscopio e barometro, che permettono un'incredibile esperienza di gioco. È inoltre presente l'app Download Manager, che unifica i download effettuati da qualsiasi applicazione in un unico posto. Altra novità, la gestione energetica dei dispositivi migliora sensibilmente.


Android 3.0 Honeycomb è una versione ottimizzata per tablet, che portà con sé l'introduzione di una nuova UI detta "Holo". Viene aggiunta la barra di sistema, ossia i tre pulsanti Home, Indietro e Task Manager, così come la Action Bar, che fornisce l'accesso ad opzioni che variano in base al contesto. Il browser ora supporta più schede, ma in generale le prestazioni vengono migliorate: c'è anche il supporto a processori multicore.


Android 4.0 Ice Cream Sandwich porta in campo una vera e propria rivoluzione: UI completamente riprogettata; prestazioni migliorate; pulsanti virutali al posto di quelli hardware per i dispositivi che ne sono privi; cartelle più facili da creare; launcher personalizzabile; nuovo font di sistema. La fotocamera migliora parecchio, grazie anche all'introduzione dello "zero shutter lag" (un sistema che azzera o quasi il ritardo di scatto), della funzione panorama e dello zoom durante le riprese video. I contatti ora si possono integrare con i social network, mentre i file possono essere scambiati tramite NFC con un altro Android grazie alla funzione Android Beam.


Android 4.1 Jelly Bean apporta numerosi miglioramenti. Vengono ottimizzate le risorse di gestione, così come il riconoscimento al tocco, la gestione dei widget, alla fotocamera, alla sintesi vocale. Jelly Bean presenta un Play Store aggiornato e supporta nativamente Google Now (per la descrizione vi rimandiamo alla lettura di questo articolo). 


Eccoci arrivati ai giorni d'oggi. Sundar Pichai, il nuovo direttore Android da Marzo 2013 che ha preso il posto di uno dei fondatori storici Andy Rubin, annuncio Android 4.4 KitKat. Si, avete capito bene, KitKat come le famose merendine al cioccolato. Sarà una dolce sorpresa?




giovedì 5 settembre 2013

Come migliorare l'autonomia di Android

Il sistema operativo Android ha conosciuto un grande sviluppo dal primo ingresso in commercio avvenuto a fine 2008. Nel corso degli anni è stato implementato un sempre maggior numero di funzioni che ottimizzano la user experience di ognuno di noi, e sono migliorate le applicazioni, che ora cercano di sfruttare il più possibile le risorse dello smartphone. Tutto questo ha però portato all'aumento del consumo di batteria, per cui un uso abbastanza frequente del cellulare fa sì che non si riesca ad arrivare a fine giornata con il nostro dispositivo acceso. Allora, per risolvere il problema senza disinstallare nessun app o widget, bisogna affidarsi ad alcuni piccoli ma molto efficienti trucchi o scaricare qualche semplice programma.

Una della cause principali per cui il nostro smartphone si scarica è il fatto di lasciare continuamente accesa la rete 3G. La connessione Internet infatti consuma molta batteria, per cui è importante disattivarla nei momenti in cui non la usiamo (ad esempio, quando andiamo a dormire o quando siamo a lavoro). Con le ultime versioni di Android la procedura è molto semplice e soprattutto immediata: bisogna soltanto far scendere la tendina dello status bar, cliccare sul simbolo in alto a destra rappresentante i tiles (i quadrati, chiaramente ispirati ai Windows Phone) e cliccare su "Mobile Data". Se il simbolo non reca nessuna scritta, allora la connessione è già disattivata; se invece sono presenti scritte come "3G", "H" od altro ci si clicchi sopra. Da questa schermata si può anche disattivare il Wi-Fi, che probabilmente consuma anche più della rete 3G quando è agganciato ad una connessione senza fili.
Se invece siamo degli smemorati e spesso ci dimentichiamo di fare questi piccoli passaggi, ci arriva in aiuto l'applicazione Gestore 3G - Salva batteria, che disattiva la connessione saltuariamente in modo da risparmiare molta autonomia e che permette di impostare gli intervalli in cui "svegliare" la connettività.

Altro punto fondamentale per il risparmio della batteria è luminosità. Il display è un altro fondamentale indice per il consumo della batteria: per evitare questo basta mettere la luminosità al minimo quando siamo al buio o in luoghi che non hanno molta luce. Questo perché, essendo al buio, la luce si nota prima; così facendo ci risparmiamo anche un bel mal di testa! Sempre in Android 4 anche la luminosità è controllabile direttamente dai tiles: nell'immagine sopra corrisponde alla voce "Brightness". Dai tiles possiamo anche disattivare il Bluetooth, nel caso questo fosse acceso: in fondo anche il Bluetooth è una connessione, e anch'essa consuma inutilmente batteria se non viene usato.

Un altro aspetto fondamentale riguarda le applicazioni. Android è un sistema che supporta il multitasking: ciò significa che le applicazioni possono essere richiamate facilmente e riusate dal punto in cui le avevamo abbandonate senza doverle chiudere. Ma il multitasking, per funzionare, richiede un maggior consumo di batteria, per cui più applicazioni aperte abbiamo, più vedremo il livello della batteria scendere velocemente. Per ovviare a questi problemi possiamo servirci di Wavelock Detector, un'applicazione gratuita che mostra tutti i processi attivi sullo smartphone e ci fa capire quali sono quelli che usano più risorse. Una volta individuate le app da terminare, andate su Impostazioni --> Applicazioni, cliccate sulle app interessate e cliccate "Porta a termine". C'è un fattore importante da sottolineare: quando uscite da un applicazione, magari anche con il tasto "Chiudi", non crediate che si sia realmente chiusa. Questo perché l'app potrebbe cercare di scaricare dati in background, come ad esempio Gmail. Per cui, il processo descritto qui sopra va svolto spesso! Se non vogliamo realizzare manualmente questo processo, possiamo servirci di Advanced Task Killer, un'utility molto semplice e facile da utilizzare.

Ecco, ora sapete come preservare al meglio la durata della batteria del vostro cellulare. Mi raccomando, usate spesso questi consigli!




mercoledì 4 settembre 2013

I migliori sconti tramite lo smartphone: Letsbonus e Groupon

Noi crediamo che la tecnologia possa realmente migliorare la vita. Grazie ad essa molte operazioni che una volta non potevamo pensare di fare oggi ci sono concesse: organizzare gli orari, informarsi sui più disparati argomenti, velocizzare i tempi di alcune azioni, trovare delle offerte molto convenienti. Ed è proprio su quest'ultimo ambito che quest'articolo si sofferma.



Alcune applicazioni che troviamo sui market dei nostri smartphone consentono di visualizzare le offerte che le aziende generalmente offrono tramite internet. Rientra in questo range LetsBonus, l'app dell'omonimo sito internet che ogni giorno propone una o più offerte sottocosto da acquistare entro il giorno stesso. Le offerte sono molto varie: si va dai ristoranti ai centri di estetica, dai concerti ai weekend per le coppie e così via. Molto gettonate sono le proposte riguardo l'estetica e il cibo, specialmente sushi e cucina regionale. Letsbonus garantisce posti di buona qualità ad un prezzo a volte addirittura irrisorio: spesso infatti, l'azienda - che ha origini a Barcellona - offre deal con sconti addirittura del 70%.

Allo stesso modo lavora anche Groupon, che fornisce sconti anch'essa fino al 70% ed oltre. Da segnalare, a mio avviso, sono le offerte di Accademia Domani, che propone corsi per imparare diversi linguaggi di programmazione a prezzi talvolta davvero irrisori. Con Groupon le offerte compaiono in base al posto in cui ci si trova grazie alla localizzazione tramite GPS.