venerdì 6 settembre 2013

La storia di Android: un OS in crescita continua

È da 5 anni che Android è sul mercato. È da 5 anni che Android migliora le proprie capacità. È da 5 anni che Android permette agli utenti di godere di un'ottima user experience. È da 5 anni che Android appassiona i consumatori, li fa divertire, li avvicina alla tecnologia. 
Ma qual è stato il percorso di questo sistema operativo? Come è nato? Come si è sviluppato? Cerchiamo insieme di risalire alle origini e vedere tutte le tappe principali percorse dal famoso robottino verde.





Android Inc. nasce da quattro persone nel lontano 2003: Andy Rubin, Rich Milner, Nick Sears e Chris White. Il loro intento, fin dalla fondazione, era quello di creare un qualcosa che sapesse adattarsi alle esigenze e alle preferenze del proprietario di un cellulare. Dopo un finanziamento da parte di un amico intimo di Rubin, nel 2005 Google nota e acquisisce l'azienda, in vista di un suo possibile ingresso proprio nel mondo degli smartphone. Nel 2007 l'Open Handset Alliance, un consorzio di aziende high tech - tra cui Samsung e HTC - con a capo proprio Google presenta al mercato il prodotto sviluppato dal team di Rubin. Il primo cellulare con Android è l'HTC Dream. Ma il primo passo importante avviene il 30 Aprile 2009, quando viene presentato Android 1.5 chiamato Cupcake. Da questo momento in poi ogni versione importante del robottino verde prenderà il nome dai dolci, in ordine alfabetico. La versione 1.5 si integra maggiormente con i servizi di Google e offre supporto per i widget.


Passano solo pochi mesi e il 30 settembre dello stesso anno esce un nuovo sostanzioso aggiornamento di Android: Donut. Con questa versione è ora possibile effettuare ricerche vocali sia nel dispositivo sia nel Web. Ma il grande passo in avanti è rappresentato principalmente dall'introduzione delle gestures.


Il robottino verde però è insaziabile, non si accontenta mai, tant'è che, dopo solo poco più di un mese - precisamente il 26 Ottobre - si presenta in nuove vesti con la denominazione Android 2.0 Eclair. La svolta è molto importante, tanti infatti sono i miglioramenti: la fotocamera si arricchisce di nuove funzionalita; la homescreen diventa altamente personalizzabile; vengono introdotte le cartelle; la sincronizzazione dell'account Google viene migliorata, permettendo una migliore user experience; i live wallpaper rispondono al tocco; ma soprattutto, viene introdotto il multi-touch.


A dire la verità, è la versione 2.2, chiamata Froyo, che mostra enormi progressi. Tale aggiornamento infatti mostra incredibili miglioramenti per quanto riguarda le prestazioni dei device, grazie ad una migliore gestione delle risorse hardware. Viene introdotta la funzionalità del Tethering USB, è disponibile la connettività Wi-Fi. Il sistema operativo viene inoltre dotato della tecnologia Adobe Flash e del riconoscimento della voce, con la quale ora è possibile comporre i messaggi senza dover scrivere a mano il testo.


Con Android 2.3 Gingerbread invece la UI viene resa più user-friendly ed adattabile anche a schermi di varie risoluzioni. Uno dei migliori cambiamenti di questa versione riguarda certamente la tastiera: molto più sensibile, precisa, migliore nella predizione delle parole e nel copia/incolla. Vengono introdotti nuovi sensori, come giroscopio e barometro, che permettono un'incredibile esperienza di gioco. È inoltre presente l'app Download Manager, che unifica i download effettuati da qualsiasi applicazione in un unico posto. Altra novità, la gestione energetica dei dispositivi migliora sensibilmente.


Android 3.0 Honeycomb è una versione ottimizzata per tablet, che portà con sé l'introduzione di una nuova UI detta "Holo". Viene aggiunta la barra di sistema, ossia i tre pulsanti Home, Indietro e Task Manager, così come la Action Bar, che fornisce l'accesso ad opzioni che variano in base al contesto. Il browser ora supporta più schede, ma in generale le prestazioni vengono migliorate: c'è anche il supporto a processori multicore.


Android 4.0 Ice Cream Sandwich porta in campo una vera e propria rivoluzione: UI completamente riprogettata; prestazioni migliorate; pulsanti virutali al posto di quelli hardware per i dispositivi che ne sono privi; cartelle più facili da creare; launcher personalizzabile; nuovo font di sistema. La fotocamera migliora parecchio, grazie anche all'introduzione dello "zero shutter lag" (un sistema che azzera o quasi il ritardo di scatto), della funzione panorama e dello zoom durante le riprese video. I contatti ora si possono integrare con i social network, mentre i file possono essere scambiati tramite NFC con un altro Android grazie alla funzione Android Beam.


Android 4.1 Jelly Bean apporta numerosi miglioramenti. Vengono ottimizzate le risorse di gestione, così come il riconoscimento al tocco, la gestione dei widget, alla fotocamera, alla sintesi vocale. Jelly Bean presenta un Play Store aggiornato e supporta nativamente Google Now (per la descrizione vi rimandiamo alla lettura di questo articolo). 


Eccoci arrivati ai giorni d'oggi. Sundar Pichai, il nuovo direttore Android da Marzo 2013 che ha preso il posto di uno dei fondatori storici Andy Rubin, annuncio Android 4.4 KitKat. Si, avete capito bene, KitKat come le famose merendine al cioccolato. Sarà una dolce sorpresa?




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